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Benedetto XV

Testimonianze dei Papi
Papa Benedetto XV

PAPA BENEDETTO XV
Giacomo Della Chiesa, nato a Genova il 21 novembre 1854, motro a Roma il 22 gennaio 1922.
Papa dal 3 settembre 1914.

«... Ha esortato i giovani del seminario romano affinchè, quantunque divisi nel seminario maggiore e minore, siano tutti uniti nello spirito. "Per questo - ha detto - vogliamo a tutti lasciare una parola, un'arma comune: la parola del Signore nel Vangelo, che vi abbiamo ora dato, e l'arma

dello Scapolare della Madonna del Carmine, che tutti indossate, per il quale la protezione della Vergine vi è continuata anche dopo morte". Poi, esortati i giovani a studiare il Vangelo, per praticarne unanimi le massime e ad esser devoti della Vergine, ha terminato impartendo con paterne commosse parole l'Apostolica Benedizione.
(Allocuzione agli alunni del pontificio Seminario romano, 18.07.1917. Dall'Osservatore Romano)

«... A un breve indirizzo il S. Padre ha risposto rivolgendosi a tutti gli astanti, e ha detto che essi recavano a lui, con la loro presenza, quasi un'eco delle devote preghiere e laudi che in quei giorni appunto del solenne ottavario, si elevavano alla Vergine del Carmelo nella vicina chiesa Traspontina e gli facevano gustare la mistica fragranza di cotesta amabile festa.
Di poi, prendendo le mosse dalle parole del profeta Isaia "Induit me vestimentis salutis", si è trattenuto assai a lungo a parlare della mirabile efficacia del sacro Abitino del Carmine, tanto nell'ordine fisico che morale, ricordando soprattutto il potente aiuto che la Vergine elargisce al di là della tomba, nel carcere del Purgatorio, a tutti coloro che in vita, rivestiti della sua celeste livrea, la portarono con le dovute disposizioni.
Infine, dopo aver esortato con calde parole, specialmente le madri cristiane, ad innamorarsi del sacro Abitino e ad infonderne l'amore anche nel cuore dei loro figlioletti, Sua Santità ha benedetto tutti gli astanti...».
(Allocuzione ai Terziari Carmelitani, 28.07.1917. Dall'Osservatore Romano)

Ad una signora di Madrid che gli presentava un prezioso abitino perché lo benedicesse, rispose:
«Benissimo, figlia mia, questo sarà mio, perché quello che porto è già molto consumato».

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